La fine del cammino...
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L'elicottero sorvolava l'arida savana del lago Nukuru in Kenya, mentre al suo passaggio pennuti scoloriti e scimmie urlatrici fuggivano terrorizzate dal frastuono.. Il colonnello Smith e il sergente Friday volavano verso Dela, nel nord del Kenya, vicino al bordo Somalo, nel luogo in cui da mezzo secolo si combatteva una delle guerre più aspre e redditizie del 21 secolo..
Il governo Americano dall'inizio della guerra fredda appoggia il governo che si alterna al potere, fornendo per lo stato aiuti umanitari con strette di molte mani e tanti abbracci, e vendita di armi con meno mani e più soldi.
Il mercato più redditizio si trovava appunto a Dela, sperduto villaggetto di niente a miglia dal niente con un paio di milioni di persone e 16 medici ma senza ospedale..
Era nei suoi dintorni che le cose si facevano interessanti.. a quanto pare in quella zona da anni si facevano la guerra mussulmani, Masai, Etuh e altri 6 popoli minori riuniti in un unico stato ma diatribe interne vecchie come l'Africa..
In mezzo a loro americani, russi, ed europei appoggiavano militarmente le diverse fazioni comodamente seduti nelle ambasciate internazionali cercando di mettere la loro bandiera nelle miniere di diamanti.
Cosi il colonnello Smith aveva avuto il richiamo ufficiale dalla guerra al terrorismo in Iraq ed era tornato ad Washington pronto a chiedere il perché di questo trasferimento.. “gli ordini son ordini” gli dissero, “eppoi vedrà che il cuore dell'Africa gli farà bene..”
Era stato affiancato da un tenente americano nato e addestrato in Kenya che si chiamava Mumbatu Friday.
Il sergente Friday era stato chiamato cosi solo perché era nato un venerdì, senza che nessuno sapesse nulla del romanzo di Daniel Defoe, per tutte le 2 ore di viaggio non si erano scambiati parola mentre il sergente continuava a smontare e rimontare il suo ak47 nel tentativo di rilassarsi..
Gli ordini erano semplici.. prendere il comando di Friday e del suo battaglione e sgominare una tribù del luogo che aveva assalito i trasporti di diamanti. Dei rozzi negri che riuscivano a fottere l'esercito americano...mai.
Atterrati alla base il battaglione era già pronto e lustro.. era un battaglione di 12 soldati del luogo scelti con più di 10 anni di esperienza di guerra ciascuno... il più vecchio aveva 20 anni e il più giovane 16 e mezzo...
Non essendo nuovo alla guerra in Africa il colonnello Smith conosceva il perché di questa giovane età.. nell'Africa i soldati vengono presi da piccoli per i villaggi e addestrati a diventare assassini, pero con un piccolo vantaggio... i bambini si adattano a tutto, riescono a vedere come normale tutto perché dentro di loro nulla ancora è creato ne plasmato... questo li rende ancora più efficienti dei militari statunitensi quando si trattava di combattere nella savana..
All'alba partirono in direzione nord verso la tribù Masai con 2 camionette.
Il colonnello Smith non riusciva ancora ad apprezzare questa terra cosi diversa da quella su cui era cresciuto e di cui ora difendeva gli interessi.. Le mimetiche militari impallidivano in confronto al colore della savana..
Dopo 2 ore di strada le camionette si fermarono, una giraffa era stata travolta da un camion passato su quella strada 2 giorni prima ed ancora non era morta benché schiacciata a terra e sanguinante.. avvoltoi la presidiavano ma quella zona era troppo abitata da uomini perché delle misere belve potessero viverci quindi nessun leone o iena era venuto a reclamare la vita del povero animale.. Era semplicemente steso li..
La giraffa (Giraffa camelopardalis,) è un grande mammifero africano artiodattilo, il più alto tra tutte le specie di animali terrestri viventi; può superare i 5 metri di altezza e la tonnellata di peso. La più alta giraffa che si conosca misurava 5,87 m di altezza e pesava circa 2.000 kg. Le femmine sono leggermente più piccole e meno pesanti dei maschi.
"Ha la caratteristica di avere arti e collo eccezionalmente lunghi (il lungo collo misura fino a 3 m), oltre alla lingua blu (fino a 60 cm) e alle piccole corna ricoperte di pelle (ossiconi). Caratteristico è anche il colore del mantello, pezzato più o meno finemente (a seconda delle sottospecie) di bruno su fondo beige. La giraffa appartiene alla famiglia dei Giraffidi, che comprende solo un'altra specie vivente, l'okapi (Okapia johnstoni). In swahili si chiama twiga" lesse il colonnello sul suo iPhone by USArmy cosi da avere una chiara idea di cosa fosse quell'animale..
Il sergente Friday sembrava teso adesso..prima di partire aveva parlottato un pò nel mercato e sin dalla partenza sembrava in ansia...ovviamente il colonnello Smith non capiva una parola di afrikkans e quindi lo poteva dedurre solo dalla precisione e dalla cadenza della voce di Friday..
“I Masai sono in guerra, i Masai sono in guerra” continuava a ripetere ben consapevole dell'ignoranza del suo colonnello mentre iniziavano a spostare l'animale ancora agonizzante si inizio a sentire un battito di tamburi, lenti, che battevano un tempo regolare, appena più veloce del cuore, o come il proprio battito quando si corre..
i primi ad accorgersene furono proprio i soldati, che si gelarono..
"che state facendo idioti" sbraito il colonnello.. spostate sta merda di animale cosi possiamo continuare.."
" non serve urlare colonnello" rispose Friday" loro ci hanno già trovati.. ora dobbiamo prepararci a difenderci.."
"difenderci? disse il colonnello.. e da chi? abbiamo 20 soldati scelti con mitra e giubbotti antiproiettile e armi da dare ai ribelli appena sistemata la missione.. potremmo affrontare un Iraq adesso e ti mi dici di difendermi da dei negri di merda?"
"E' una donna aggiunse Friday.. chi la incontra non torna più all'accampamento.. chi si apre a lei perde completamente la voglia di combattere signore, di restare in piedi, o di respirare signore.. semplicemente la segue e scompare..
" sono tutte cazzate” rispose il colonnello.. “il primo che sbuca fuori lo uccidiamo e via.."
" non signore..mi dispiace ma nessuno uccide i Masai" rispose Friday
" che intendi dire con CIO?"
" che i Masai non uccidono i propri fratelli, non uccidono i conterranei, non uccidono i neri..
E allora vorrei proprio vedere come ci sconfiggeranno..."
non riusci a finire la frase..un centinaio di uomini aveva circondato i suoi prodi soldati e puntavano le loro lance.. la cosa era avvenuta in u battito di ciglia..erano semplicemente comparsi con lance e treccine dietro, davanti e affianco a tutti i suoi uomini, lasciandolo libero.. e in quel momento noto la donna..
avanzava a piedi nudi, coperta da vestito rosso che sembrava più una coperta annodata, le braccia e la testa nascoste come un piccolo bozzolo.. il colonnello non avrebbe potuto dire quanti anni avesse.. sembrava vecchissima se la guardavi negli occhi ma più la metteva a fuoco e più sembrava ringiovanire.. a un metro di distanza poteva affermare che avesse 30 anni passati anche con i folti capelli bianchi.. anche con le rughe sulla pelle e le miriadi di perline sui capelli..
Salve " disse la donna " spogliatevi completamente e cercate di orientarvi"
"cosa?” disse il colonnello " chi è lei e cosa volete da noi?"
"non si agiti Leonard.. è tempo di affrontare se stessi..
"conosce il mio nome parla in inglese ma ancora non mi ha detto detto cosa fa qui e chi è lei..
Io mi chiamo Africa " disse " e sono qui per te, e per questi bambini sperduti”.
si volse a guardare i suoi soldati che non avevano più le frecce puntate addosso e cominciavano a denudarsi sotto il sole africano, e come ogni uomo sulla terra il suo sguardo andò di sfuggita ai loro maestosi peni neri.
Da dietro la signora comparve un gruppetto di donne che andava una ad una dai soldati offrendogli acqua mentre altre due donne intanto pestavano delle radici in un grande tinello di legno cantilendando una filastrocca..
Folle di persone comparivano accanto ai guerrieri con le lance compresi bambini feriti, ma anche donne gravide e anziani.. il tutto senza il minimo rumore ne chiacchiericcio..tutti in piedi a guardare il colonnello Smith e all'unica lancia puntata ancora al suo collo..
" si spogli ora, è tempo di iniziare il suo cammino" il colonnello si oppose ancora a questo ordine ma la lancia ormai iniziava a brandire sul collo e lo spinse a più miti opinioni.
Sospinsero tutti i soldati nudi e il colonnello vicino al grande pesto mentre la donna spiegava..
" qui in Africa non abbiamo armi se non quelle che la nostra stessa terra ci da.. a una prima occhiata la morte sembra ovunque ma in realtà è il continente più vivo del pianeta.. è la chiave di ogni problema che affligge il mondo e vive ancora di agricoltura che non sostenta la vita delle persone...ma se ce un luogo che sopravviverà alla fine del mondo, quelli siamo noi, perché la fine del vostro mondo non ci toccherà, perché voi ci vedevate come degli intoccabili, dei diversi, poveri, malnutriti, stupidi.. siamo rimasti come eravamo, in un sistema che dura da secoli e che durerà nei secoli ancora.. l' Africa ha il potere di far rivivere le coscienze..
“In Africa cresce un fungo. esso si estende per stati interi, per km in ogni direzione a 15 metri sotto terra.. ogni africano libero conosce questa leggenda e sa esattamente cosa accade se questo fungo viene mangiato.. ci si allinea di nuovo con la terra.. si fa entrare dentro di se e ci si costringe a guardare ogni volta che abbiamo distolto lo sguardo.. ci costringe ad agire ogni volta che facevate finta di non vedere.. ora assaggerai questo fungo e ti incamminerai verso te stesso..”
Il solo odore di quella brodaglia ricordava di incenso e di chiesa, di pantaloncini corti e erba strappata, odore di infanzia..non sembrava malvagio ma il colonnello non si fidava..prima ancora che potesse parlare la donna indovino i suoi pensieri.. “qui si trova il mondo in cui vorresti tornare, in cui il tuo io vorrebbe rimediare a tutti gli errori fatti, a ogni male per potersi sentire meglio..” e gli pianto i suoi neri occhi a 20 centimetri di distanza..
fu come fissare l'abisso..
e il colonnello Leonard Smith bevve e vide..
CIO che non vide furono i "suoi" soldati che bevevano, che la folla scompariva ritirandosi nella savana cosi come erano apparsi, portando per mano i suoi soldati oppure in braccio, soldati persi in un innocente realtà.
non vide che fu presto solo
non vide che si alzo e inizio a incamminarsi verso il deserto
non vide la grotta che lo ospito per 3 giorni senza mangiare e senza bere
e non si vide morire
3 giorni non bastarono per affrontare tutti i suoi peccati..
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